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Vicino ai dipartimenti di Lingue, Letterature e Culture Straniere e Matematica e Fisica, lo Stadio “Alfredo Berra” è il posto ideale per praticare attività sportiva all’aria aperta. Un luogo importante per l’atletica romana, e non da oggi.
L’alone di leggenda
Gli eucalipti del “Berra” e la brezza del fiume raccontano storie e come tutti i luoghi con un proprio passato, nascondono qualcosa di prezioso. Dietro l’attività agonistica di tanti studenti si possono celare tesori di cui pochi sono a conoscenza. E c’è qualche fantasma, per di più. E allora, parliamo di fantasmi.
Peter Snell è stato un mezzofondista neozelandese che ha scritto, a suo modo, la Storia delle Olimpiadi. Di certo è stato uno dei protagonisti dell’Edizione 1960 a Roma. Nei mesi che precedettero i Giochi di quell’anno la squadra di atletica NZL fece un tour esplorativo delle principali strutture sportive della Capitale. Era necessario trovare un posto fisso per portare a termine la preparazione atletica. Dopo aver visionato tanti impianti la scelta ricadde su uno stadio piccolo e allora periferico (nel 1960 l’EUR era in piena costruzione, in realtà la città finiva appena dopo la Basilica di San Paolo Fuori le Mura). Oggi lo chiamano “Alfredo Berra”, allora era lo “Stadio degli Eucalipti”. Perché i neozelandesi preferirono un posto così riservato, allora così poco visibile? La risposta esatta si è saputa anni dopo. La relativa vicinanza con il mare, la prossimità con il Tevere, l’insieme naturale ricreavano un microclima ottimale, per certi aspetti simile a quello della Nuova Zelanda. L’effetto di una ricerca rapida ma molto scrupolosa.
Chi allora c’era, ha ancora impressi nella memoria tre giovani cordiali, educatissimi, di una puntualità assoluta nel presentarsi ogni giorno a fare training. Erano Peter Snell, Murray Gordon Halberg e Barry Magee. I primi due vinceranno rispettivamente gli 800 e i 5.000 m., Magee sarà medaglia di bronzo nella maratona. Insomma, il clima degli Eucalipti funzionò a meraviglia. Le loro sono le ombre di tre fantasmi bonari che aleggiano ancor’oggi sul “Berra” rimandando agli studenti di Roma Tre un preciso messaggio: “Fate il meglio che potete, con impegno, costanza e puntualità. I risultati arriveranno”. Con o senza una medaglia. Questo dicono, “i fantasmi”.
L’area
La superficie totale dell’impianto è di circa 25.000 metri quadri, contornata da alberi di eucalipto, proprio come nel 1960. L’intera struttura comprende un campo di calcio, due di padel, una zona multifunzionale in erba sintetica in cui è possibile giocare a volley (ma non solo) e una pista di atletica. Al “Berra” chi vuole può frequentare corsi o semplicemente tenersi in allenamento per proprio conto.
L’apertura dello stadio per l’uso della pista di atletica e dei campi di padel è la seguente:
- lunedì dalle ore 9:00 alle ore 21:30
- martedì dalle ore 9:30 alle ore 21:30
- mercoledì dalle ore 9:30 alle ore 21:30
- giovedì dalle ore 9:30 alle ore 23:00
- venerdì dalle ore 9:00 alle ore 21:30
- sabato dalle ore 9:00 alle ore 17:00
- domenica dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Chiedi chi era Alfredo Berra (ma anche Renato Funiciello)
Nel 2009 lo Stadio degli Eucalipti è stato dedicato a lui. Alfredo Berra (1928-1998), figura di spicco del giornalismo sportivo e grande organizzatore di manifestazioni agonistiche nel dopoguerra. Il merito più grande rimane quello di aver popolarizzato una disciplina ampia e complessa come l’atletica leggera. Dalla sua visione dello sport e dalla forza organizzativa di Berra è nata una scuola che nel corso degli anni ha garantito all’Italia campioni assoluti. E’ soprattutto grazie a lui se per anni il CUS ha potuto mettere in discussione il predominio (fino ad allora incontrastato) dei gruppi sportivi legati alle Forze Armate, rendendo più ampio e profondo il serbatoio di atleti italiani di alto livello. All’interno dello Stadio una targa ben in vista ricorda anche la figura di Renato Funiciello (1939-2009), docente di Scienze Geologiche presso il nostro Ateneo ma anche importante mezzofondista, allenatore agonistico e organizzatore di eventi sportivi. La memoria storica di un passato che non deve mai passare.
Dentro il “Berra”
Una volta entrati dall’ingresso principale (inconfondibile, per via dell’indicazione “Stadio Alfredo Berra” che campeggia appena fuori) si percorre un vialetto che conduce al campo sportivo, costeggiando la segreteria, che si trova all’interno della costruzione rossiccia sulla sinistra. Proseguendo, si accede al campo, dove si possono praticare le varie discipline dell’atletica e giocare a calcio. All’esterno della pista rossa c’è un’area verde alberata correlata da panchine. Può essere il luogo ideale per incontrarsi, studiare o rilassarsi dopo l’attività fisica.
Indirizzo: Via G. Veratti snc – 00146 Roma [mappa google] Tel : 06 57 333 702/04
Come raggiungerci
lo stadio “Alfredo Berra” è vicino alla metropolitana Linea B (fermata Marconi) ed è raggiungibile grazie a diverse linee Atac (23, 170, 669, 670, 791)